Babybrains la mente svelata dei bambini: attaccamento e bilinguismo (e appuntamenti online)

3 Mag, 2022
silvialombardo

Babybrains: apriti cervello! Babybrains, la serie di incontri che svelano come funziona la mente dei bambini questa volta ci parla, fra le altre cose, di attaccamento e bilinguismo. E durante la quarantena organizza tanti incontri online.

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Babybrains: apriti cervello! Tutto quello che non riesci a capire su tuo figlio, loro, le formatrici romane, parlo di Hanna Morley Fletcher e Francesca Palazzetti te lo spiegano, o meglio, ti forniscono strumenti molto potenti per poter comprendere con leggerezza e divertimento tuo figlio.

https://www.youtube.com/watch?v=N26pNdgrI7o&list=PLLh_dthWd9k7dONoOORLeaTui8CX3LXBp

Quindi pronti a studiare? Pronti a conoscere come funziona il cervello di un bambino? Siete pronti a liberarvi una volta per tutte da stereotipi e retaggi culturali?

Dopo il prim incontro sono stata da “Latte e Coccole” (Metro Monti Tiburtini) per seguire altri due moduli super interessanti sugli ultimi studi del cervello dei bambini, quello sull’ansia da separazione e sulla permanenza dell’oggetto e quello relativo al bilinguismo.

Io sono diventata una super fan di Babybrains perché in sole due mattinante, ho capito più cose sui neonati che nel giro di 11 mesi da neo madre e vi dirò di più, ora posso anche fare dei riscontri e vedere con i miei stessi occhi, la teoria applicata alla realtà, osservando mia figlia, ogni giorno!

https://www.youtube.com/watch?v=uMKaUPbXYQw&list=PLLh_dthWd9k7dONoOORLeaTui8CX3LXBp&index=11

Babybrains: le scoperte sul funzionamento del cervello dei bambini alla portata dei genitori

Le scoperte e gli esperimenti di mia figlia sono diventati anche delle mie osservazioni e le sue tecniche di apprendimento sono diventate dei giochi divertenti anche per me.

Tutto quello che prima trovavo noioso dell’accudire una piccolina, le continue ripetizioni, le regole, le abitudini, gli orari, gli stessi giochi, le stesse letture… adesso, dopo Babybrains, sta diventando molto più entusiasmante, non solo perché mia figlia sta crescendo e quindi diventa sempre più interattiva ma anche perché tra le righe, grazie a Babybrains, riesco a comporre una mappa del suo processo mentale che mi stravolge e mi meraviglia.

Ma perché diavolo non studiamo fin dalle elementari come funziona il cervello dei bambini se vogliamo capire meglio e di più l’essere umano?!

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Ad ogni modo sono felice quanto una scimmia saltellante con la sua banana in bocca ad aver scoperto il metodo Babybrains e così potervene parlare.

Una delle cose che mi rende più mi fa contenta in assoluto è vedere persone felici attorno a me, se no che senso avrebbe se tu sei felice e tutti gli altri intorno a te sono dei musoni: non potrei condividere la mia felicità con nessuno!

E sopratutto una delle cose che mi rende più felice in assoluto in questo momento della mia vita è trasmettere queste conoscenze ad altri genitori come me.

Condividere queste scoperte scientifiche sul cervello dei bambini oltre ad essere bellissimo è anche molto potente perché non c’è niente di meglio che un genitore felice che volente o nolente insegnerà qualcosa ai suoi figli.

babybrains roma

Conoscere i propri figli per crescerli più felici e sereni

E’ ovvio che non possiamo non essere stanchi (lo sappiamo tutti quanto sia faticoso fare il genitore) ma possiamo giocare con i nostri figli con una maggiore consapevolezza: come muoverci e districarci tra le acque della stanchezza, possiamo adattarci meglio ai nostri neonati se sappiamo cosa captano durante il terzo, il sesto o il diciottesimo mese di vita. Se conosciamo, diveniamo più leggeri e più sensibili al loro piccolo e gigantesco mondo, se solo ci risentiamo a vedere il mondo un po’ più come lo vedono loro anche fare il genitore diventerà meno faticoso e molto più divertente.

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Il gioco del cucù e la sparizione di persone e oggetti per un neonato

Ad esempio, vi siete mai chiesti perché i neonati ci seguono ovunque, anche al cesso? Del tipo: ma posso fare la cacca in santa pace, da sola? Almeno la cacca????

Babybrains è l’unico che mi ha dato delle risposte e se vorrete saperle anche sapere anche voi vi consiglio di non perdevi i prossimi laboratori Babybrains… e adesso, in questo periodo particolare di quarantena, saranno online.

Allora, volete sapere la risposta? I neonati, se non vi vedono, pensano che non esistiate più. V’immaginate la crisi che può suscitare questa cosa ad un piccolo da poco venuto al mondo?

https://www.youtube.com/watch?v=6sFACTKQ7j8&list=PLLh_dthWd9k7dONoOORLeaTui8CX3LXBp&index=13

Sopraggiungeranno immediatamente urla, lacrime e pianti ma è un bene che sia così altrimenti l’umanità non sarebbe mai avanzata, ad un certo punto saremmo stati tutti abbandonati a noi stessi, e chi s’è visto s’è visto.

Questo perché l’essere umano non nasce completamente formato ed indipendente dalla nascita e se la sua sete di conoscenza verso questi due aspetti basilari e fondativi non vengono colmati per bene fin da subito poi “avoja” ad andare dal psicanalista per una vita senza magari mai arrivare ad una vera e propria risposta! (Non sto dicendo che se applicherete Babybrains ai vostri figli poi non avranno mai bisogno di uno specialista ma magari certi problemi e traumi della primissima infanzia si potranno evitare d’ora in poi).

L’ansia da separazione è normale e fa parte di una sequenza temporale che il bambino sta cercando di capire ed elaborare, a 9 mesi per esempio il bambino sta studiando dove vanno a finire gli oggetti anche se non li vedono più.

Avete capito perché piace così tanto il gioco del CUCU’? Perché per loro sparire dietro un fazzoletto, è proprio qualcosa di magico!

Tra le tantissime cose interessanti, si è parlato di asilo nido, di quando sarebbe evitabile l’inserimento (tipo tra il 9 e il 10 mese di vita è il momento peggiore) perché sono focalizzati proprio su questa particolare tematica di studio, ovvero dove finisce la mamma quando non la vedo?
Non c’è, non tornerà mai più?
Panico totale!

Ovviamente questa cosa non è uguale per tutti, ricordatevi, come ho scritto nel precedente articolo, non esiste il bambino medio e non esiste la famiglia media, ogni famiglia ha le sue esigenze, i suoi ritmi e il suo approccio alla vita e quindi se dico 9 o 10 mesi magari non sarà così per tutti, alcuni affronteranno questo problema prima ed altri dopo.

Quali buone pratiche seguire allora per affrontare il distacco in modo sano e consapevole?

Babybrains ci dice: caro genitore sii un porto sicuro per tuo figlio ma non spingerlo fuori in mare se non vuole e non se la sente e non tenerlo attraccato se lui vuole navigare…. (e questo è solo il succo del succo di quello che viene spiegato in mezza mattinata di laboratorio).

Bilinguismo con i bambini: quando cominciare e come procedere

Abbiamo parlato anche tantissimo di Bilinguismo, quando iniziare, come procedere, è vero che i bambini bilingue iniziano a parlare più tardi rispetto agli altri bambini, ecc?

https://www.youtube.com/watch?v=i2Qy0bdneso&list=PLLh_dthWd9k7dONoOORLeaTui8CX3LXBp&index=10

Il linguaggio è una delle cose più complesse in assoluto a cui l’essere umano è sottoposto perché il linguaggio non è solo suono, grammatica, ma è anche semantica (significato) e pragmatica (contestualizzazione delle parole nella frase).

In parole povere avete idea del lavoro GIGANTESCO che deve fare un bambino prima di iniziare a parlare? Un bambino deve sperimentare che mettendo la lingua in su si fa un suono e in giù un altro e che aprendo la bocca un altro suono ancora e così via.

La lingua s’impara tramite l’apprendimento sociale, la predisposizione genetica, i calcoli statistici che fa il cervello e le connessioni neurali. Tutto questo unito a voi!

Ve l’ho detto prima, nolenti o volenti, voi state insegnando ai vostri figli, siete il collante, il filtro, la connessione tra tutti i dati. E come lo fate? Vi siete mai resi conto che quando parlate a dei bambini cambiate, ad esempio, il tono di voce?

Le vostre parole si rallentano nello spazio, si allungano, vengono pronunciate più chiaramente le vocali e molto spesso parliamo con un tono più alto rispetto a quando ci rivogliamo ad un adulto.
Si sto parlando del “mammese” ma che parlano proprio tutti quando incominciano ad interloquire con dei neonati.

Non posso dilungarmi oltre rispetto ad una tematica così ampia come il bilinguismo, prometto che scriverò un articolo apposito, sappiate solo che il bilinguismo non fa mai male e non è mai troppo presto per iniziare con una nuova lingua, anche solo una volta a settimana è sempre meglio di niente, non solo perché avere nel proprio bagaglio culturale la conoscenza di un’altra lingua ha sicuramente molteplici vantaggi ma i bilingui sono avvantaggiati in moltissimi altri aspetti, perché diventano degli abili multitasking, dei problem solving super efficaci, hanno il potere e la capacità di avere un minor declino cognitivo nell’apprendimento in vecchiaia, una maggior capacità metalinguistica e un profondo rispetto ed apertura al multiculturalismo perché già da piccolissimi capiscono che non c’è solo la tua lingua e di conseguenza un solo un tipo di cultura nel mondo.

Babybrains è anche partner del Parto Positivo.

I migliori soldi spesi per il vostro bambino e per voi, garantisco io

Martina Sperotto
@presenzascenica

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https://www.youtube.com/watch?v=3sGZHxvOg0A&list=PLLh_dthWd9k7dONoOORLeaTui8CX3LXBp&index=3