LA FATTORIETTA
Vicolo del Gelsomino 68 – 06 639 0291
338 291 6918 – fattorietta@gmail.com
http://www.lafattorietta.org
https://www.facebook.com/FattoriettaRoma/
Il mio rapporto con la natura ha conosciuto momenti di alterna fortuna. Mio padre aveva molta paura dei cani randagi e io quindi mi trascino dietro una certa paura degli animali che scorrazzano indisturbati. Mia madre da bambina passava l’estate a Zagarolo, nella campagna romana. Il nonno la portava a fare lunghe passeggiate in bicicletta. In uno di questi giri un altro po’ la pazza finisce sotto un camion perché aveva visto una mucca avvicinarsi. A 71 anni, mia madre è ancora terrorizzata dalle mucche.
Il mix ha dato vita alla sottoscritta che alla materna, mentre tutti si ciucciavano il gambo quelli che chiamavamo fiori di limone, fiorellini viola col gambo che sapeva di agrumi, da figlia di una che viaggiava con il Lisoform in valigia anche per andare al 5 stelle, pensavo E se c’ha fatto pipì un cane?
Ma poi, per fortuna, mi compravano libri a non finire su natura, esperimenti e perfino giardinaggio. Così nel giardino delle elementari, di nascosto dalle suore, con un’amica avevamo ritagliato un angolo di terra tutto nostro dove coltivare semi, nascondere cose, conoscere insetti (sarà uscito qualcosa di mutante dalle gelatine ai coloranti cancerogeni anni ’80 che abbiamo interrato?).
Il mio sforzo è, quindi, quello di far entrare Diana fin da subito in confidenza con animali, terra, verde e devo dire con un certo successo. Una delle cose da fare con Diana quando comincia col momento ingestibilità da duenne è ti porto a vedere i gatti o andiamo a cercare i cagnolini e lei sale subito sul passeggino a caccia di amici a 4 zampe… poveracci loro! Nella scelta del nido, è stata per me vincolante la presenza di uno spazio esterno apprezzabile.
Quindi quando ho scoperto di avere a 10 minuti da casa una fattoria didattica potete immaginare la gioia. Siamo partiti per esplorare La Fattorietta in un tardo pomeriggio di fine giugno in occasione di una bellissima festa sociale – piena di appuntamenti interessanti anche per mamma e papà – dedicata al quartiere Aurelio.
Per arrivarci bisogna percorrere una viuzza che sale verso la struttura (non è né ripida né lunga, tranquilli). Scendendo per Via Gregorio VII andando verso San Pietro, abbiamo parcheggiato dove sta il mercato passando quindi dallo scenario più urbano che possiate immaginare a una strada surreale che perde la connotazione cittadina sempre di più via via che si cammina. Un piccolo condominio basso sulla destra, tanta vegetazione sulla sinistra, poi due o tre villette basse, sempre più vegetazione e le indicazioni per lo spazio aperto della Fattorietta e per andare a incontrare gli animali.
Optiamo subito per raggiungere il grande prato dove sono stati dislocati stand gastronomici e artigianali. E mentre è in corso la presentazione di un libro, io mi butto – miracolo! – nello stand dove per la manifestazione Aurelio in comune – Social Party trovo anche un angolo riflessologia e una massaggiatrice shatshu. Non c’è che dire: farsi impastare in mezzo al verde, dopo una notte insonne, è stata una magnifica esperienza che vi dovrebbe insegnare a controllare costantemente la pagina Facebook della fattorietta per verificare gli eventi in corso.
Poi decidiamo di partire alla volta della vera e propria fattoria didattica che si trova su una strada che dalla Country House, spazio al chiuso molto rustico – così ci piace! – della struttura con accanto un piccolo barbecue, sale per andare a incontrare tantissimi animali che lasciano Diana stupefatta: la mucca Polly, Tacchi‘ e i suoi amici tacchini, il maialino di razza giuliana americana Nando, le pecore Pietro e Marcello e i loro amici, la capretta Mina, i pony Anita, Bella, Gelsomino ed Ettore, gli Asini Giulia ed Ernesto e poi ancora tanti gatti, conigli, lepri, galli, galline e perfino un pavone.
E per finire cani grazie a un’area allestita per la manifestazione, proprio nel giorno della nostra visita, con allevatori e percorso dimostrativo fatto da due simpatici e buonissimi cagnoloni che Diana ha subito amato.
Essendo giugno ci siamo potuti godere la serata a colpi di patate fritte, carne alla brace, birra fresca e altri sfizi a prezzi davvero super economici e servizio spartano da sagra. Una meraviglia se considerate che potete fare tutto questo col Cupolone di San Pietro sullo sfondo e il rumore della città assorbito dalla vegetazione.
Diana ha giocato con gli scivoli, una delle sue passioni, l’altalena e altri giochi a disposizione nella grande area verde. Mamma ha curiosato fra i banchi degli artigiani e, insieme a papà, ha rubato qualche parola di una presentazione di questo evento straordinario. Così come straordinaria è stata la Notte delle Lucciole che, a quanto ne so, viene fatta di sera ogni notte all’inizio dell’estate: e bene sì, in fattorietta è possibile vedere le lucciole!
Ma cosa succede abitualmente in questo posto:
Inoltre questo incredibile scenario bucolico a due passi da San Pietro può diventare teatro delle vostre feste private e, credetemi, sarebbe una festa all’insegna della natura e dell’originalità (può essere messo a disposizione dei festeggiati l’intero spazio con tanto di visita alla fattoria didattica, il cibo potete portarlo voi).
Inoltre La Fattorietta è impegnata nel sociale con l’Associazione Culturale Passeggiata del Gelsomino e La Cooperativa Sociale Spazi Immensi Onlus con le quali sviluppa programmi di inclusione lavorativa e sociale, ma anche ortoterapia e pet terapy per bambini, anziani e disabili.