Cosa fare con un bambino dai 18 mesi ai 2 anni: attività e giochi

3 Mag, 2022
silvialombardo

Continua la nostra rubrica alla scoperta di attività e giochi da fare con bambini piccoli, stavolta tocca alla fascia dei bambini dai 18 mesi ai 2 anni: quali giochi e attività fare con il bambino per sviluppare nuove abilità, conoscere il mondo e divertirsi insieme.

E questa volta, care mamme, ho fatto un post egoisticamente a mio uso e consumo visto che Diana ha appena compiuto 23 mesi (un buon parmigiano) e io sto cercando di capire come passare il tempo con lei che in realtà sarebbe ben felice di arrampicarsi sulla libreria e saltare sul divano tutto il giorno e voi capite bene che non è il caso, specie con una mamma che ha appena compiuto 40 anni.

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Caratteristiche dei bambini dai 18 mesi ai 2 anni: abilità motorie

E anche questa volta, cominciamo dalle caratteristiche dei bambini che si avviano verso il loro secondo compleanno: camminano sicuri, cominciano a dire un bel po’ di cose, tentano i primi esperimenti di autonomia. E poi?

In virtù della migliorata capacità deambulatoria, iniziano a poter imparare a salire e scendere le scale sostenendosi ad un supporto per esempio. Possiamo anche insegnargli come salire e scendere dal letto. Sia dal proprio che dal nostro, ci verranno tanto vale insegnare loro a muoversi sicuri per salire e scendere.

Si siedono da soli su una sedia. Spingono e tirano oggetti di grandi dimensioni.

Verso i due anni iniziano a saper saltare sul posto.

Caratteristiche dei bambini dai 18 mesi ai 2 anni: giochi, scarabocchi e parole

Possono costruire una torre di 3 o 4 cubi. Iniziano a saper inserire le forme nelle fessure. A due anni diventano più abili con la plastilina e nel voltare le pagine di un libro.

Iniziano a fare scarabocchi spontanei e via, via a saper imitare segni semplici, come una linea dritta.

Verso i due anni iniziano a saper indicare alcune parti del corpo.

Si avviano verso le frasi di due parole.

Verso i due anni iniziano a riferirsi a sé stessi usando il proprio nome.

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Autonomia nel vestire dai 18 mesi ai 2 anni

Diana da qualche giorno ha deciso a tutti i costi che deve imparare a vestirsi da sola e devo dire che già riesce a mettersi i pantaloni. Come possiamo incoraggiare questa pratica?

In genere i bambini sanno svestirsi prima che vestirsi, immagino questo lo sappia già fare. Puoi insegnarle a poco a poco, magari guidandola a inserire la testa nella maglia per poi aiutarla tu a inserire le braccia nelle maniche. Con l’abbigliamento estivo è facilitata. Prediligi gli indumenti che siano per lei più semplici possibile da indossare, niente bottoni o zip, magari le canotte sono ancora più semplici delle magliette.

I bambini ci imitano e imparano con l’esempio

Pochi giorni fa ho accartocciato una bottiglia che dovevo buttare. Senza che me ne accorgessi, Diana l’ha presa e l’ha buttata nella busta dell’immondizia. Oltre al miracolo di aver partorito IO una bambina ordinata, i bimbi hanno una tendenza all’ordine? Come possiamo aiutarli in questo a questa età?

Probabilmente ti ha visto farlo e lo ha ricordato. Poter fare qualcosa, iniziare a capire che hanno delle abilità è per loro estremamente motivante.

I bambini sono abitudinari. Apprendono delle routine, questo è per loro rassicurante.

Se le insegni che ogni volta che accartocci una bottiglia gliela consegni per gettarla nel cesto della plastica, potrà farlo. Salvo poi perdere interesse, quando diventerà più abile e quello diventa solo un “dovere”, dovrai cercare di motivarla in altro modo ;o)

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I bambini dai 18 mesi ai 2 anni amano spostare oggetti grandi

Altra cosa che mi diverte molto è che quando arrivo al nido spesso e volentieri trovo mia figlia e i suoi amichetti intenti a spostare pesi come sedie o altri mobili. Io dico che giocano alla Ditta Traslochi ma come mai li diverte questa cosa? Che gioco ci possiamo costruire?

È proprio una delle abilità che vengono apprese a questa fase di sviluppo quella di saper spostare oggetti grandi, aggiungici che dà loro soddisfazione mettere in atto le abilità emergenti perché sono curiosi di “testarle” e progredire.

Una cosa divertente è costruire il trenino con le sedie una dietro l’altra. Sistemando poi bambole o peluche su ogni “sedia vagone”.

Nuove parole dai 18 mesi ai 2 anni

I nomi delle cose: Diana sta collezionando parole e si appassiona soprattutto a quelle che indicano i colori o gli abiti che porta. L’altro giorno mi sono posta questo problema: è giusto se ho un vasetto di colore rosa e uno fucsia usare un termine specifico come “fucsia”? Che giochi possiamo fare per aumentare il vocabolario del bambino? E per cominciare a associare due o più parole?

Certo che è giusto dirle la variante giusta. Potrà non essere in grado di dirla esattamente ma stimolerà la sua curiosità e soprattutto non dovrà fare la fatica di disimparare in seguito un termine inesatto.

Indicare e denominare i colori insieme a loro, le parti del corpo, gli oggetti di una stanza specifica.

Esistono molti libri adatti a questa età dove ci sono le stanze della casa e gli oggetti specifici di ogni stanza per impararne il nome e dove si trovano.

Per prolungare le frasi usiamo la motivazione. Quando siamo sicuri che sanno dire sia dammi che il nome di ciò che vogliono, non accontentiamoci solo del nome dell’oggetto desiderato, ma chiediamo che dicano la domanda di due parole. Poi aggiungeremo mamma, o papà o nonna,  e diventerà mamma dammi… e la frase diventerà di tre parole. Molto più avanti aggiungeremo anche il per favore, ma andiamo per gradi!

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Imparare e giocare con i colori

A proposito di colori, al momento per Diana è tutto GIALLO (sarà colpa del libro di Lionni?). A questa età si posso cominciare a imparare piccole nozioni come i numeri (quanti anni hai?) o i colori? Con Diana stiamo provando a suddividere gli oggetti per colore o a giocare a mescolare la plastilina per crearne di nuovi. Tu che giochi ci consigli in merito? 

I colori si apprendono anche più avanti dei due anni. Tuttavia, molto dipende dalla motivazione personale.  Se trovi che Diana sia interessante allora proponi i giochi che hai descritto senza problemi.

I parametri di sviluppo dicono che viene nominato un colore intorno ai 30 mesi e che verso i tre anni raggruppano oggetti di colori differenti.

I bambini offrono una grande variabilità in base alle differenze individuali. Se le vuoi mostrare come si mescolano i colori puoi usare anche i travasi di bicchierini con acqua precedentemente colorata con colori alimentari. Sempre se non ci sono allergie che ne impediscano l’uso.

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Camminare e correre all’aria aperta

Ora che camminano sicuri, anzi corrono (e tu appresso come una disperata!) cosa ci suggerisci di fargli fare all’aria aperta? Diana va matta per gli scivoli e vuole fare tutto da sola… Ma ama anche la luna e tutti i fenomeni atmosferici.

Sì, il parchetto diventa la croce, dei genitori, e delizia, dei bambini a questa età. Fa bene sperimentarsi da un punto di vista motorio. In alcuni parchi ci sono anche dei tubi in cui arrampicarsi e da cui scivolare in sicurezza. Un  posto interessante da visitare a Roma è Explora, dove possono vedere e sperimentare un sacco di attività che variano in base all’età.

Se è interessata al tempo, per esempio denominare lo stato meteorologico, la pioggia il sole, le nuvole e quando si ha fortuna l’arcobaleno, è un altro argomento per lavorare sulle abilità linguistiche.

I bambini di 2 anni e la concentrazione

La concentrazione, tasto dolente: Diana è una scheggia impazzita, si concentra 5 minuti su una cosa e poi ne vuole fare un’altra. La capacità di concentrazione è anche una cosa che si coltiva? Come posso favorirne lo sviluppo?

Beh i tempi di attenzione dei bambini piccoli sono molto brevi. Si allena l’abilità tentando di allungarla a poco a poco.

Per esempio se le piace un’attività che si compone di 3-4 azioni da compiere, quando sono acquisite, inseriscine una quinta, dovrà così restare concentrata per più tempo.

Un esempio: prima fa un puzzle di due pezzi, che poi prende e rimette in scatola, dopo potrà fare un puzzle di tre pezzi, poi di 4 e così via.

Oppure se ama sfogliare un libro, E se dopo la terza pagina perde attenzione, via, via riusciremo a raccontarle anche la quarta e la quinta.

Ci vogliono, tanto per cambiare, fatica e pazienza, per cogliere i loro momenti di motivazione e sfruttarli per lavorare sulle abilità emergenti.

Catturare l’attenzione di un bambino dai 18 mesi ai 2 anni

Calcolando che inizia un’età difficile (vi rimando ai Terribili Due, sempre un’intervista con la dottoressa Capocaccia) spesso le attività quotidiane fuori casa diventano un’impresa. Conosci giochi e stratagemmi per catturare l’attenzione del bambino quando andiamo al bar o, ad esempio, a fare la spesa senza che vaghi come una mina impazzita per tutto il supermercato? Possiamo coinvolgerlo nel fare gli acquisti?

Un aspetto molto importante è conoscere il proprio bambino e rispettarlo. Se sappiamo che stare un’ora al supermercato per lui è troppo, se possibile facciamoci aiutare, magari potrà stare con una nonna mentre noi facciamo la spesa.

Tuttavia si può trovare qualche stratagemma, ad alcuni piace star seduti nel carrello, per altri è interessante aiutarci. Possiamo consegnare loro alcuni oggetti e invitarli a posarli nel carrello. Oppure potrebbero aiutarci trascinando uno di quei carrelli di piccole dimensioni. Se riusciamo in qualche modo a coinvolgerli, a loro piacerà. Amano essere il centro della nostra attenzione.

Canticchiare e parlare con i bambini

E ora il momento “artistico”! Diana da qualche tempo sta provando a canticchiare finendo delle canzoni molto semplici che ho inventato per lei. Alcuni bambini a questa età già cantano altri nemmeno ci provano. Questa cosa è connessa con lo sviluppo del linguaggio? Quanto è importante canticchiare insieme? Come incoraggiarli?

Amano le canzoncine, alcuni più altri meno.

L’uso di frasi canticchiate o cantilenate può aiutare a dire alcuni suoni. Tuttavia più che l’abilità fa la motivazione.

Molti bambini amano canticchiare e lo fanno anche se le abilità linguistiche non sono molto avanzate, se noi cantiamo spesso per loro però sicuramente incentiviamo questa competenza. Possiamo canticchiare una frase e lasciargli dire l’ultimo suono, poi la seconda metà dell’ultima parola, poi l’ultima parola per intero e così via.

E ora una domanda personale: che giochi hai inventato con tua figlia quando aveva questa età?

Oh beh, una cosa che mi faceva divertire era quello che avevo chiamato Sculture di giocattoli. Si divertiva a mettere giocattoli anche non affini tra loro, uno su l’altro, come poteva e poi mi chiamava per mostrarmi la sua scultura.

Le piaceva già tantissimo “disegnare”. Un giorno a due anni circa ha attaccato una fila di post-it colorati su una parete, su ciascuno aveva fatto un suo disegno. Ho fatto una foto ricordo di quella sua prima “mostra d’arte”!